Fare la classificazione del rischio sismico degli edifici in Italia significa analizzare il rischio geologico, strutturale e sismico di importanti infrastrutture. Vediamo come funziona questo processo per gli edifici.
Classificazione del rischio sismico degli edifici, come avviene?
Censire gli edifici italiani è non solo un’azione efficace per valutare il rischio sismico degli immobili analizzati, ma consente anche di beneficiare della consultazione di dati qualitativamente e quantitativamente ricchi, integrati e disponibili per l’analisi, l’elaborazione e il monitoraggio.
Quindi, quando si sceglie di fare una classificazione sismica di un edificio, si agisce a beneficio non solo di quell’immobile, ma anche del contesto ambientale di riferimento, e di strutture simili all’edificio analizzato.
Questo è reso possibile dal sistema integrato MT Ricci, che consente di pianificare un’analisi del rischio sismico e ottenere così una classificazione sismica di un edificio a partire da un semplice questionario, che può essere compilato anche da addetti ai lavori non necessariamente in possesso di una formazione o di un’esperienza molto tecnica, come potrebbero essere progettisti e architetti.
Il professionista può compilare facilmente il questionario preliminare fornito da MT Ricci, dando inizio all’analisi della valutazione del rischio sismico con MS®I dell’immobile.
Ad esempio, per determinare il tipo di muratura delle pareti portanti, basta scegliere la tipologia corretta consultando il menu illustrato. Il questionario è compilabile online e fruibile da ogni device, per cui può essere compilato anche in loco.
Come avviene? La classificazione sismica di un edificio si svolge partendo dalla compilazione di un questionario, che darà come output un esito di primo livello, a sua volta oggetto di ulteriore studio mediante l’applicazione dei metodi / software CdA® (Classe di Attenzione Rischi Strutturale, Geologico, Sismico edifici) e i metodi/software MS®I – MS®II ed MS®b (vulnerabilità e rischio sismico per edifici in muratura e cemento armato.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico è in grado di guidare passo passo gli utenti nello svolgimento degli specifici step di valutazione.
Le classi di rischio sismico degli edifici: uno scenario italiano
Le classi di vulnerabilità sono 3 per gli edifici in cemento armato e 4 per quelli in muratura, quali:
Classe A = vulnerabilità bassa;
Classe B = vulnerabilità media;
Classe C = vulnerabilità elevata;
Classe D = vulnerabilità molto elevata.
Queste classi di rischio sismico derivano da valutazioni di vulnerabilità sviluppate nell’ambito di attività del GNDT (Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti) negli ultimi venti anni (GNDT 1994). L’indice di rischio sismico in questo caso va correttamente interpretato: indica una idoneità o meno a resistere alle azioni sismiche (ad esempio l’efficienza dei collegamenti, la resistenza dei materiali, la regolarità morfologica).
Classe di un edificio: cosa sapere
La classe di un edificio va da A+ (rischio minore) a G (rischio maggiore) e si calcola analizzando non solo le caratteristiche dell’edificio ma anche la pericolosità del luogo in cui quell’edificio si trova e del contesto al suo intorno. Spesso, infatti si parla di classificazione dei fabbricati, per intendere che anche edifici di dimensioni maggiori, come grandi complessi industriali, sono oggetto dello stesso tipo di valutazioni che riguarderebbero una casa in pieno centro storico. In questo senso, non c’è differenza tra la classe di un edificio a uso privato o professionale.