Come si misura la riduzione del rischio sismico e come si interviene per la sua mitigazione?
Ne parliamo in questo blogpost.
Riduzione del rischio sismico: che significa?
Studiare la riduzione del rischio sismico significa individuare i fattori di rischio sismico di un edificio o di un ponte ed effettuare la valutazione del rischio sismico, tema che abbiamo trattato in questo recente blogpost. Analizzando la vulnerabilità sismica mediante il metodo convenzionale ai sensi del D.M. 09/01/2020 (Linee Guida Sismabonus) è possibile progettare la riduzione del rischio sismico, per migliorare la valutazione sismica di un edificio anche di più di una classe.
Interventi di riduzione del rischio sismico: cosa sono?
Gli interventi di riduzione del rischio sismico si riassumono in una serie di interventi per valutare, mitigare e gestire il rischio sismico connesso ad un edificio o a un ponte.
Il software di MT RICCI per la valutazione del rischio sismico è il primo step da compiere, se l’obiettivo è schedulare interventi di riduzione del rischio sismico. Il software si basa sul concetto di mappatura su tecnologia Web GIS e sulla successiva applicazione di un algoritmo di Machine Learning, consente di ottenere in output grafico il livello di vulnerabilità e rischio sismico di un edificio o di un gruppo di edifici, comprendendo inoltre informazioni di tipo quantitativo, corrispondenti allo stato dei lavori su quell’edificio e allo storico degli interventi svolti. Un vantaggio importante per i fruitori del software, che potranno utilizzarlo non solo in ottica di compilazione ma anche per consultazione.
Dopo la valutazione del rischio sismico di edifici e ponti, si passa all’individuazione del piano di interventi per la risoluzione delle problematiche emerse. Tra queste, utilizzare strumenti come il pilastro antisismico consente di mitigare l’azione sismica, riducendo le sollecitazioni sulla struttura retta dal pilastro stesso, come ad esempio accade in un ponte.